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25 Nov 2011

opkikkerdag...ovvero una giornata memorabile

una settimana fa sono stata contattata dall'Associazione Opkikker. Si tratta di un'associazione non a fine di lucro che organizza fra le altre cose, giornate speciali per bambini e ragazzi malati cronici e le loro famigie, per distrarli dalle pene quotidiane e regalare loro un giorno indimenticabile. 
Daphne, la volontaria, mi ha chiesto se volessi prendere parte alla giornata speciale organizzata per Laura, una ragazza quindicenne, malata di cancro, che vive nella mia stessa città e che adora il cibo italiano e cucinare in genere. Nonostante, da quando mi sono operata, non abbia per niente voglia di cucinare, ho accettato senza esitazione.
Laura è stata coccolata per tutto il giorno con una serie di appuntamenti a sorpresa. Intorno alle 16.00 è arrivata  a casa mia insieme alla sua famiglia con 2 Ferrari e due Porche, scortata dalla polizia...proprio come una Very Important Person! E' stato emozionante per me figuriamoci per lei. 
Io lei e la sua famiglia abbiamo cucinato insieme e poi loro hanno mangiato i manicaretti preparati. Laura era al settimo cielo per la fantasmagorica giornata trascorsa. Era visibilmente stanca ma raggiante. Prima di andare via mi ha regalato lo stemma simbolo dell'Associazione, dicendomi: "Donatella questo è per te, non si compra da nessuna parte, lo si può solo meritare". Ci siamo abbracciate.
Mi sono commossa. E' stata una giornata intensa e sono felice di aver contribuito in parte alla gioia di questa dolce ragazza. Lei ha sicuramente contribuito alla mia.

21 Nov 2011

zia Fernanda

il mio pensiero è per te.
Ieri, così, all'improvviso, te ne sei andata per sempre. Provo un dolore sordo e mi manchi come non mai. 
Avrei voluto salutarti e baciarti per l'ultima volta, ma la distanza e i tempi brevi, purtroppo me lo hanno impedito e ne soffro. 
Sei stata una grande parte della mia infanzia, quella gioiosa e spensierata. Poi, negli ultimi anni, non per mia volontà ci siamo perse. Avrai avuto le tue ragioni per l'isolamento che ti sei creato intorno, per me, però, sono rimaste sempre incomprensibili e dolorose.
Per una vita sei stata prigioniera. Prima di una madre oppressiva e padrona, poi delle scelte che hai fatto per sfuggire a quella tirannia. Prigioniera anche del tuo corpo, con i tuoi tanti, troppi chili che non ti hanno reso certo il cammino facile. Il tuo cuore martoriato emotivamente e fisicamente, alla fine, esausto, si è fermato.
Mi hai sorpreso un paio di mesi fa quando, dopo aver saputo che mi ero operata, mi hai telefonato un paio di volte, preoccupata, per sapere come stavo. E' stato bello sentirti e parlare con te. Non ti sentivo da tanto. Mi hai detto che, anche se non ci sentivamo o vedevamo, ero sempre nei tuoi pensieri. Di perdonare i tuoi modi astrusi di fare, che non erano mai in malafede: "lo sai, sono fatta così, ma ti voglio bene, piccenna mia", mi hai detto. E io ne voglio tanto a te.
Ci sono tante cose di te che mi sfuggono, tanti perchè che ormai tali rimarranno perchè tu non ci sei davvero più.
Quello che rimane indelebile e caro è il profumo della tua pelle, il tuo sguardo dolce e pacioccone, il tuo sorriso  timido, insieme alla morbidezza del tuo abbraccio che sapeva di rifugio coccoloso.
Ti piango, ma spero che ora finalmente tu abbia trovato la pace di cui tanto avevi bisogno.

13 Nov 2011

2: the magic number!

poco fa mr. Gordilla impaziente e moooolto più curioso di me, mi ha praticamente costretta a salire sulla bilancia. Io volevo aspettare sino a martedì, giorno in cui normalmente mi peso, ma lui ha insistito che voleva cogliere e immortalare il fatidico momento. Non si era sbagliato, sul display c'erano finalmente solo 2 numeri! E' da più di dieci anni che non li vedevo!!!
Certo che se lo dico così non mi rendo neanche conto della grandezza della prestazione. Quando ragiono in termini di paragone tipo, dal fatidico 10 marzo 2011 ho perso  in totale la bellezza di 24,3 kg, praticamente una piccola ms. Sunshine (lei pesa in realtà 23 kg), allora sì che posso darmi una pacca sulla spalla.
E' proprio tanto e lo sento in tutto. I miei piedi e le ginocchia ringraziano, insieme a tutto il resto. 
La discesa ora è più lenta, ma continua, ed è questo quello che conta. Tutto il resto non c'è più. Op op ai prossimi!
E mica stiamo a pettina' bbambole qui!