LilySlim Weight loss tickers

24 Oct 2011

« ed ella avea del cul fatto trombetta »

prendo umilmente in prestito le parole del sommo poeta per rendere più cultural-chic quello che ho da dire.
Ho appena chiamato la dietista perchè è quasi una settimana che ho eccessiva flautolenza dal pessimo odore e una specie di diarrea, più o meno liquida, di colore beige. In più ho l'impressione che la cacca sia molto grassa. 
Stamattina poi, subito dopo aver bevuto il latte, mi sono dovuta precipitare in bagno per una scarica  praticamente liquida. 
Nelle ultime settimane ho buttato giù troppi carboidrati semplici (pane) e spiluccato sicuramente troppe (relativamente parlando) cose dolci, forte del fatto di non avere dumping. Credo, però, che il mio corpo reagisca comunque agli zuccheri e ai grassi.
Susanne mi ha chiesto se avevo dolori o fitte mentre mangiavo, le ho risposto di no. 
Mi ha detto di sospendere il latte per un pò, per via del lattosio (potrebbe essersi sviluppata un'intolleranza), di bere molta acqua, di mangiare solo pane integrale e di attenermi ai sei pasti giornalieri. Ha aggiunto anche che essendo la dieta sbilanciata sulle proteine, l'entrata di fibre è ridotta, quindi  l'intestino ne può risentire. Mi ha anche chiesto se il chirurgo, durante il Gastric Bypass avesse rimosso la cistifellea. Io le ho risposto di no.
Se in questa settimana non dovessero esserci miglioramenti, la devo ricontattare per iniziare un'indagine più approfondita. Potrebbe anche trattarsi proprio di calcolosi della colecisti, che è fra i potenziali effetti collaterali delle resezioni gastriche. Speriamo di no.
Mi ha anche detto di stare tranquilla e non agitarmi, perchè anche lo stress può avere effetti sulle basse vie. E io lo so benissimo che è così, perchè quando sono in ansia o agitata, devo subito correre in bagno.
Bon, la cosa positiva è che ritorno alla dieta talebana sugar-free che mi ero imposta nei primi due mesi. Certo, male non mi fà, sono le tentazioni e le voglie che la vedono dura. Ma a me tocca, anche perchè di dover continuamente andare in bagno proprio non mi va. 
Se questa reazione cacchereccia è solo una questione di alimentazione, la considererò come la mia dumping personale, che tutto sommato non mi dispiace affatto.

17 Oct 2011

controllo dal cardiologo

stamattina ho rivisto il cardiologo. Come mi aveva anticipato il dr. van de Laar, le analisi erano ottime e non rivelavano alcuna anomalia che potesse ricondurre alla fibrillazione. Il dr. Mairuhu mi ha detto che in realtà, a parte in alcune patologie note, le cause della fibrillazione atriale non sono chiare. Quindi è sempre difficile per loro, stabilire una diagnosi. Nel mio caso specifico lo stress e la debilitazione fisica per il dimagrimento eccessivo e repentino possono aver giocato un ruolo.
Ho detto al dr. Mairuhu che dall'1 settembre scorso, non ho più avuto attacchi e che da circa un mese, vado a nuotare due volte alla settimana. Lui, molto soddisfatto e compiaciuto, mi ha detto che l'attività fisica è ottima per il cuore con problemi di fibrillazione atriale e mi ha incoraggiata a continuare. Gli ho anche detto che durante il nuoto mi sentivo come frenata per via del betabloccante che assumo. Lui me lo ha confermato e mi ha detto che se non avessi avuto più attacchi, al prossimo controllo, fra sei mesi, avremmo potuto inizare a decrescere la dose fino a sospenderlo completamente. Era anche d'accordo con me sul non prendere il farmaco antiaritmico (il Tambocor Controlled Release, principio attivo flecainide), per via dei pesanti effetti collaterali.
Prima di salutarmi, sorridendo mi ha detto di contattarlo  eventualmente per qualsiasi problema e di non preoccuparmi più di tanto perchè la fibrillazione, per quanto fastidiosa, non mette a rischio la mia vita.
Insomma le sue parole più il mio stato d'animo generalmente più positivo mi rendono tranquilla.
So e sento di essere sulla strada giusta.

13 Oct 2011

secondo controllo post-op con il chirurgo

dall'ultima volta che ho scritto, ho inizato la terapia psicologica e oggi, alla seconda seduta, la psicologa mi ha detto che praticamente non avevo bisogno di lei, ero riuscita da sola a ritrovarmi. 
La fibrillazione è stato un colpo forte per me, arrivato in un momento di estrema vulnerabilità psico-fisica. Ora sono riuscita ad accettarla e anche a conviverci. Almeno credo. Il tempo è stato senz'altro il mio alleato. Il fatto poi che dall'ultimo attacco sia trascorso più di un mese, certo aiuta.
La controprova l'avrò solo se e quando il mio cuore farà di nuovo il matto. Per ora mi sento più forte e credo di poter affrontare il problema in modo più sereno.
Oggi avevo anche la visita di controllo ai tre mesi con il chirurgo: il mio eroe dr. van de Laar. Ero un pò emozionata ad incontrarlo. Subito dopo avermi salutata, la prima cosa che mi ha chiesto non appena sono entrata in stanza è stata di salire sulla bilancia per toglierci il pensiero. Il numero parlava da solo: 103,5 kg vestita. Non ricordo più quale peso iniziale fosse registrato sul mio dossier, ma si è subito complimentato con me per il risultato che rientrava pienamente nelle sue aspettative visto che, a suo dire, in media avevo perso 1 kg alla settimana. 
Mi ha chiesto se vomitavo, se avevo dolori o fastidi. Gli ho risposto che a parte la fibrillazione, di cui si è ricordato, il post operatorio è andato molto bene. In questi tre mesi ho vomitato solo due volte e sempre per mia disattenzione: mangiato troppo veloce e non masticato a sufficienza. Soddisfatto mi ha spiegato anche che sentire dei doloretti è pienamente normale, considerate le dimensioni del nuovo stomaco. Io gli ho detto che per me il risultato più importante dell'operazione era il ritrovato senso di sazietà e pienezza. Non ha prezzo, per chi, come me, aveva un buco nero al posto dello stomaco. Lui mi ha sorriso. 
Poi guardando il monitor mi ha detto che i risultati delle analisi erano buoni. Io un pò sorpresa da questa affermazione, gli ho chiesto di quali analisi parlasse visto che non ne avevo fatte di recente. Si riferiva al prelievo che avevo fatto un'oretta prima.
Stupefatta dalla velocità, gli ho detto che erano state prescritte dal dr. Mairuhu, il cardiologo. Van de Laar mi ha confermato che i valori erano buoni e che per quanto lo riguardava avrei fatto un check up completo ai 6 mesi dall'intervento, seguìto dalla visita con l'internista il dr. Gerdes. Il controllo successivo sarebbe stato all'anno e poi annuale. Mi ha consegnato la richiesta delle analisi. 
Prima di congedarmi, gli ho portato i saluti di mia madre che si era stra-stra-raccomandata di farlo, dicendogli anche che lei, a ragione, lo considerava il mio "salvatore". Lui un pò imbarazzato, sorridendo mi ha detto che era lieto di poter aiutare con il suo lavoro persone come me. Ci siamo salutati. 
Sono uscita con una sensazione grande di soddisfazione e orgoglio per i miei risultati, nonchè di grande ammirazione per quell'uomo. Mijn held (il mio eroe)!!
Mi sono diretta al poli medicina interna per fissare l'appuntamento con il dr. Gerdes a gennaio.
Rientrando a casa pensavo a come passa in fretta il tempo. Poco prima dell'0perazione avevo la sensazione contraria: il tempo non passava mai. Ma questo ha a che fare più con la mia percezione e il mio stato d'animo. 
Sono sempre io, ma anche no. Sto cambiando, o meglio dovrei dire la vera me si fà sempre più spazio spingendo l'ingombrante grossa, sempre più in lontano. La procedura di sfratto coatto è iniziata il 19 luglio 2011 e durerà un bel pò prima che io possa riprendere possesso della mia vita. 
La metamorfosi a cui sto andando incontro è totale. Non si tratta solo di chili di grasso che vanno via o di una questione estetica, è ben più profondo il cambiamento. Sento necessario rimettermi in gioco su più fronti, a cominciare dai rapporti sociali per finire al lavoro. 
Non è semplice, ma cosa lo è? Ma si sa quando il gioco si fà duro i duri cominciano a giocare!