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13 Oct 2011

secondo controllo post-op con il chirurgo

dall'ultima volta che ho scritto, ho inizato la terapia psicologica e oggi, alla seconda seduta, la psicologa mi ha detto che praticamente non avevo bisogno di lei, ero riuscita da sola a ritrovarmi. 
La fibrillazione è stato un colpo forte per me, arrivato in un momento di estrema vulnerabilità psico-fisica. Ora sono riuscita ad accettarla e anche a conviverci. Almeno credo. Il tempo è stato senz'altro il mio alleato. Il fatto poi che dall'ultimo attacco sia trascorso più di un mese, certo aiuta.
La controprova l'avrò solo se e quando il mio cuore farà di nuovo il matto. Per ora mi sento più forte e credo di poter affrontare il problema in modo più sereno.
Oggi avevo anche la visita di controllo ai tre mesi con il chirurgo: il mio eroe dr. van de Laar. Ero un pò emozionata ad incontrarlo. Subito dopo avermi salutata, la prima cosa che mi ha chiesto non appena sono entrata in stanza è stata di salire sulla bilancia per toglierci il pensiero. Il numero parlava da solo: 103,5 kg vestita. Non ricordo più quale peso iniziale fosse registrato sul mio dossier, ma si è subito complimentato con me per il risultato che rientrava pienamente nelle sue aspettative visto che, a suo dire, in media avevo perso 1 kg alla settimana. 
Mi ha chiesto se vomitavo, se avevo dolori o fastidi. Gli ho risposto che a parte la fibrillazione, di cui si è ricordato, il post operatorio è andato molto bene. In questi tre mesi ho vomitato solo due volte e sempre per mia disattenzione: mangiato troppo veloce e non masticato a sufficienza. Soddisfatto mi ha spiegato anche che sentire dei doloretti è pienamente normale, considerate le dimensioni del nuovo stomaco. Io gli ho detto che per me il risultato più importante dell'operazione era il ritrovato senso di sazietà e pienezza. Non ha prezzo, per chi, come me, aveva un buco nero al posto dello stomaco. Lui mi ha sorriso. 
Poi guardando il monitor mi ha detto che i risultati delle analisi erano buoni. Io un pò sorpresa da questa affermazione, gli ho chiesto di quali analisi parlasse visto che non ne avevo fatte di recente. Si riferiva al prelievo che avevo fatto un'oretta prima.
Stupefatta dalla velocità, gli ho detto che erano state prescritte dal dr. Mairuhu, il cardiologo. Van de Laar mi ha confermato che i valori erano buoni e che per quanto lo riguardava avrei fatto un check up completo ai 6 mesi dall'intervento, seguìto dalla visita con l'internista il dr. Gerdes. Il controllo successivo sarebbe stato all'anno e poi annuale. Mi ha consegnato la richiesta delle analisi. 
Prima di congedarmi, gli ho portato i saluti di mia madre che si era stra-stra-raccomandata di farlo, dicendogli anche che lei, a ragione, lo considerava il mio "salvatore". Lui un pò imbarazzato, sorridendo mi ha detto che era lieto di poter aiutare con il suo lavoro persone come me. Ci siamo salutati. 
Sono uscita con una sensazione grande di soddisfazione e orgoglio per i miei risultati, nonchè di grande ammirazione per quell'uomo. Mijn held (il mio eroe)!!
Mi sono diretta al poli medicina interna per fissare l'appuntamento con il dr. Gerdes a gennaio.
Rientrando a casa pensavo a come passa in fretta il tempo. Poco prima dell'0perazione avevo la sensazione contraria: il tempo non passava mai. Ma questo ha a che fare più con la mia percezione e il mio stato d'animo. 
Sono sempre io, ma anche no. Sto cambiando, o meglio dovrei dire la vera me si fà sempre più spazio spingendo l'ingombrante grossa, sempre più in lontano. La procedura di sfratto coatto è iniziata il 19 luglio 2011 e durerà un bel pò prima che io possa riprendere possesso della mia vita. 
La metamorfosi a cui sto andando incontro è totale. Non si tratta solo di chili di grasso che vanno via o di una questione estetica, è ben più profondo il cambiamento. Sento necessario rimettermi in gioco su più fronti, a cominciare dai rapporti sociali per finire al lavoro. 
Non è semplice, ma cosa lo è? Ma si sa quando il gioco si fà duro i duri cominciano a giocare!

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