LilySlim Weight loss tickers

19 Sept 2011

due mesi

oggi sono due mesi dal mio Gastric Bypass e peso 105,8 kg: ho perso in totale 13,9 kg. Li chiamiamo 14?!
Il bilancio, fatta eccezione per la fibrillazione, che peraltro non sembra essere direttamente collegata a questo intervento, è senz'altro positivo. 
Il peso, come previsto, è sceso molto meno velocemente rispetto al primo mese. Ho avuto anche due settimane di stallo, anche questo, come mi è stato detto, rientra nella normalità. 
Alle ore comandate ho fame, quindi quella non è sparita. La mia dieta prevede sei momenti al giorno per mangiare, per facilità li chiamo pasti, anche se, viste le quantità, il termine è un pò eccessivo. Comunque, ai tre pasti principali si aggiungono tre merende. Ecco queste ultime sono per me un problema, visto che soprattutto fra colazione e pranzo e fra pranzo e cena, non ho proprio fame. Ma mi devo imporre di mangiare perchè ho bisogno di nutrienti. Solo con tre pasti non riesco a raggiungere la quantità giornaliera a me indispensabile di proteine e calcio, come mi ha cazziato la dietista l'altro giorno.
La grande conquista, almeno per me, rimane il ritrovato senso di sazietà e le porzioni ridotte, che poi tanto ridotte non sono, almeno non come me le ero immaginate io nei miei scenari mentali più pessimistici. Penso che in totale per pasto raggiungo i 150-200g.
Per quanto riguarda i menù, mangio quello che cucino per il resto della famiglia. La carne troppo filamentosa e secca ancora non mi scende, il pesce, dall'inizio, va giù senza problemi. Anche il non poter bere durante i pasti non mi pesa particolarmente.
Devo mangiare lentamente e anche con il bere devo aspettare che il sorso sia sceso per prenderne un altro, altrimenti creo ingorgo e mi sento soffocare. 
Nell'ultima settimana ho dato un assaggio, per la prima volta in quasi due mesi, a cose dolci, tipo un biscotto, oppure un pezzettino, veramente ino, di cioccolata o ciambella. Non ho avuto nessuna reazione, nessuna dumpingPsicologicamente, però, la temo così tanto, che automaticamente mi astengo dall'andare oltre. 
Prendo con piacere atto che, proprio la Dumping Syndrome, una delle cose che più temevo del Gastric Bypass, e mi faceva propendere per la Sleeve, ora si rivela un grande punto in mio favore. Il che mi rende ancora più soddisfatta della mia scelta.
Sul potenziale cambio di gusti, finora posso parlare di una maggiore acutezza: il dolce mi sembra moooolto dolce, sarà anche per la quasi totale astinenza, il salato pure. E le cose eccessivamente grasse mi disgustano.
L'aspetto conviviale del mangiare, che temevo più di tutto, si sta rivelando un falso problema. Riesco a resistere a molte tentazioni, e quando non ce la faccio proprio, prendo un assaggio minimo e mi sento soddisfatta. Più volte siamo andati a mangiare fuori e non è stata per niente una tragedia. Mi sono scelte le mie cose e quello che non mi entrava più l'ho passato a mio marito. Sì perchè il bellissimo è che quando sono piena, potrebbe esserci la tentazione più succulenta e slurposa in tavola, non riesco proprio ad andare oltre.  

La parte più difficile per me è il dover mangiare consapevolmente in relazione ai tempi di masticazione e deglutizione. Ecco, quello sì è tutto da imparare, visto che il mio cervello dà ordini in automatico. Invece devo pensare attentamente a quello che faccio per evitare di sentirmi male. Ci vorrà tempo, ma ci arrivo, e il fatto che non mi sento più soffocare per ingorghi nell'esofago, e non rigurgito da tempo, nè tanto meno vomito, dimostra i miei progressi. 
Poi c'è la parte della "ricompensa" a tutti i sacrifici, che non è certo roba da poco. Vedere giorno dopo giorno il mio corpo sgonfiarsi, potermi muovere più agilmente senza impicci cicciosi che mi ostacolano, apprezzare la mia figura in un modo nuovo, avere una maggiore scelta nell'acquisto dei vestiti, riuscire ad accavallare le gambe, sono sicuramente tutti stimoli ad andare avanti e non scoraggiarmi davanti agli ostacoli. I capelli che cadono, per esempio, sono stati motivo di cambio drastico e rigenerante di look. Della serie: come trasformare un evento "meno", in uno "più"!
L'aspetto psicologico dell'operazione ha per me l'impatto più forte. Arrivare e prendere la decisione di operarmi e cambiare irreversibilmente il mio corpo, mi è costata molta energia. Me ne rendo conto ora che ne sono a corto per affrontare il sopraggiunto e inatteso problema al cuore.
La buona notizia è che incomincio a vedere la luce alla fine del tunnel e questo mi sostiene ad andarle incontro.

Continua così ragazza!

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