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28 Apr 2011

il cardiologo

alle 10.30, come previsto, sono entrata in camera per farmi fare l'ecocardiogramma. E' durato 30 minuti e il mio cuore è stato visto e sentito da sopra, di lato e di sotto. Durante l'eco non ho parlato, guardavo con apprensione il mio cuore nel monitor, seguendo il suo ritmo nelle linee e nei colori. 
Lo sento sempre, ma vederlo mi ha fatto un certo effetto. Batte giorno e notte per farmi vivere. Pensavo, con un magone, a quanta fatica in più è costretto a fare per via del mio peso e questo ha rinforzato la mia motivazione ad andare avanti in quello che ho cominciato, oscurando la melanconia degli ultimi giorni. 
La radiologa, sig.ra Mejier, concentratissima, terminata l'indagine, mi ha detto che era un piacere vedere il cuore così nitidamente, chè non sempre è così con tutti i pazienti. Ci siamo salutate e mi ha detto di aspettare in sala d'attesa la chiamata del cardiologo.
Il dott. Mairuhu, dopo una trentina di minuti mi ha chiamata e salutandomi mi ha fatto entrare nel suo studio. Mi ha chiesto come stavo e,  radioso, ha detto che il mio cuore è in ottima forma. Il soffio è funzionale e non dà problemi di alcun tipo. Insomma, per quanto lo riguardava, dava il via libera all'operazione facendomi gli auguri per l'ennesimo ostacolo superato. Ci siamo così salutati.
Ho riportato la mia cartella clinica all'infermiera in accettazione, che fra l'altro era la stessa gentilissima signora dell'altra volta, e mi sono diretta verso l'uscita.
Mentre camminavo, pensavo che mi sto avvicinando sempre più alla meta. Il prossimo appuntamento con il dr. van de Laar, il chirurgo, sarà miliare: da quell'uomo dipenderà il mio futuro. 
Poi il pensiero è ritornato al mio cuore, che è sì matto, ma che mi dà tante soddisfazioni. E non solo metaforicamente. 

2 comments:

Anonymous said...

Mentre camminavo, pensavo che il mio cuore mi dà soddisfazioni e non solo metaforicamente.


bello... bello :)

Donatella said...

;)